19 gennaio 1925/2021: il nostro ricordo di Maria Sofia, ultima regina delle Due Sicilie in un ottimo articolo di Antonio Folle su IL MATTINO. Uno stralcio della mia intervista (articolo completo al link allegato). Dopo la recente fiction dedicata a Sissi, sorella della nostra regina…
Di Maria Sofia ricordo il suo vestito da sposa (rosso con i gigli d’oro) e una foto bellissima con i capelli sciolti e che ebbi l’onore di vedere a casa di un amico vicino alla Casa Reale. Di Maria Sofia ricordiamo l’amore per la sua gente (la nostra gente), quando difese quello che era diventato il suo Regno a Gaeta, soldato tra i soldati insieme all’amato re. Ricordiamo quei biscotti che portava ai soldati (napoletani) negli ospedali al Nord nella prima guerra mondiale. Ricordiamo l’orgoglio quando, anziana, ricordava il marito e quel regno che visse per pochi giorni, innamorata di quel balcone con i glicini (ci sono ancora) affacciato su quel mare che lei in Baviera non aveva mai visto. Ricordiamo la dimensione internazionale della capitale delle Due Sicilie (e delle famiglie come quella dei Wittelsbach). Ricordiamo, come in un film che ancora aspettiamo, quell’ultimo viaggio, in treno, quando i suoi resti e quelli di Francesco II, furono portati a Roma prima del definitivo viaggio a Santa Chiara nel 1984 (c’ero e fu commovente la sepoltura con acque e terra delle province dell’antico regno).
In sintesi: è un simbolo bello e positivo quello di Maria Sofia. Un simbolo cancellato dalla storia ma che, trasmesso ai nostri ragazzi, potrebbe ancora raccontare l’amore per una terra, l’orgoglio e un senso di appartenenza, elementi più che mai preziosi anche oggi.
Gennaro De Crescenzo
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https://www.ilmattino.it/napoli/cultura/maria_sofia_borbone_regina_napoli-6448880.html
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